L’incontro
con la Trattoria Bellomo a San Stino di Livenza, è, in
fondo,l’incontro con la
storia.
La
storia di queste contrade, la storia delle tradizioni del Veneto
Orientale, la storia della
cucina
locale ; impossibile sfuggire al loro fascino.
Si
fa una gran parlare, di questi tempi, di tradizioni e il blablabla
indistinto degli esperti si
sovrappone
alle persone e alle cose che,se opportunamente ascoltate, possono
invece parlare
liberamente.
Potremmo
ricordare : luogo semplice, sapori veri... Nonna in cucina e mamma in
sala ; l’orto di casa ; le paste artigianali tirate in ‘famiglia’
; i vini del territorio ; i piatti di casa nostra, senza
troppe
rivisitazioni più o meno creative.
Il
concetto di ‘tradizione’ viene più o meno snobbato da coloro che
si ritengono i depositari
della
verità : gli chef. Si dice che la tradizione (le ricette) e il
territorio (le materie prime) stanno
ormai
scomparendo, a favore di un nuovo concetto, la qualità.
Ebbene,
basterebbe prendere questi soloni per mano, condurli nelle aziende
agricole gestite
sempre
di più da giovani, far conoscere la ricchezza delle eccellenze
locali che non mortificano
il
talento degli chef, ma li mettono in grado di fare una grande cucina.
No,
la presunta qualità, si trasforma in menù cervellotici, in
rivisitazioni improbabili,in conti
astronomici.
Alla
fine il discorso è semplice : andate pure alla Trattoria Bellomo.
Tutti i discorsi finiscono
in
gloria e va bene così!
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