lunedì 25 luglio 2022

Le Vie del Gusto a Tezze di Piave : pizzeria Elisir, Friggittoria e …..

 




Il Percorso iniziato nel 2016 dai giornalisti e dai comunicatori di Borghi d'Europa era sfociato nel 2018, in occasione dell'Anno Europeo del Patrimonio Culturale, nel riconoscimento di Tezze di Piave,Cimadolmo e San Polo di Piave come borghi del gusto.


Un Percorso fatto di visite, di viaggi,di accoglienza ( come non ricordare la delegazione di Buje,Umago,Verteneglio e Cittanova a Borgo Malanotte !), per stabilire una rete europea fatta

di contenuti culturali e di impegno d ' impresa solidale e innovativo.


Così siamo giunti ai giorni d'oggi, con la riconferma dei borghi delle Terre del Piave come borghi

del gusto, grazie al progetto l'Europa delle scienze e della cultura, Patrocinato da ben tre anni dalla

IAI -Iniziativa Adriatico ionica ,Forum Intergovernativo per la cooerazione regionale nella regione adriatico jonica.



I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno visitato il ristorante pizzeria Elisir di Tezze di Piave, per la Via del Gusto di queste contrade.

Elisa e Walter, dopo una esperienza professionale in Germania, hanno voluto impegnarsi in una

autonoma avventura imprenditoriale, che li ha portati sulle rive del Piave.

La cucina che ci propongono è squisitamente familiare.

“ Facciamo la spesa quotidianamente, così da offrire un menù rigorosamente di giornata ai nostri clienti”.

Ottimo il ragù dei primi. Persino il tacchino viene nobilitato con una leggera cottura, che lo rende

una carne di ottimo livello.

Bene la giardiniera e l'insalata di riso di non industriale memoria.

Il conto : semplicemente onesto.


Ma è nel settore della pizza che Walter esprime il suo talento.

“ Da buon napoletano propongo le farine del Molino Caputo. Un impasto che lascio maturare e lievitare per almeno 48 ore. Se il cliente lo desidera possiamo interpretare tutte le pizze del nostro menù in stile napoletano”.

Mozzarella non acquosa di una importante azienda del territorio trevigiano : la mozzarella di bufala

rigorosamente di origine campana.


Il menù è stuzzicante : dalle pizze speciali alle pizze gourmet con i bordi ripieni,dalle pizze verdura

alle pizze fritte e un angolo di friggittoria napoletana da leccarsi i baffi.

Buona la scelta dei vini : da quelli locali  a quelli campani.

Le birre sono decisamnte all'altezza.

Che dire di più ? Buona visita....


lunedì 11 luglio 2022

La Via delle Buone Cose all'Antico Forno di Padova

 




Le sei tappe del gusto che legano le storie della pasticceria Antico Forno alle storie delle

piazze patavine, hanno portato i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa a proporre

un nuovo Percorso Internazionale : la Via delle cose buone..


Già le buone cose di veronelliana memoria.

Una guida del grande giornalista enogastronomo, i suoi Indirizzi di gola, sono ben presenti

ed hanno lasciato una traccia indelebile nella storia del Buongusto italiano.


Così, riallacciandosi a questo viaggio del gusto. questi splendidi ricordi, Borghi d'Europa ha voluto eleggere Giuseppe Bonaccorso quale speciale Virgilio, per accompagnare questo viaggio del gusto.


Il primo appuntamento si svolge all'Antico Forno di via dei Colli. Un filò (come è stato prontamente ribattezzato dai giornalisti), che prevede la narrazione di Giuseppe Bonaccorso e del suo itinerario professionale ( “....nel 2005 ho dovuto fare una scelta di vita“ ci racconta Giuseppe “la schiena mi faceva male a causa di ernie, il chirurgo mi ha costretto ad uscire dal laboratorio e così dalla panificazione ho deciso di dedicarmi interamente alla pasticceria.” ; la presentazione de La Via delle cose buone ; il percorso, tutto padovano, della rivista La Vaca Mora, sulle ferrovie (non) dimenticate.


Una degustazione dolce-salato non mancherà di deliziare gli ospiti.


Da sempre Giuseppe Bonaccorso accompagna le proprie eccellenze con i vini di Luigino Benotto di Valdobbiadene.


Luigino, imprenditore innamorato del suo lavoro, della sua Terra e della sua gente, inizia da giovane a seguire la cantina, e negli anni, proprio per seguire questa sua vocazione, da un lato si laurea in biologia e in marketing mix internazionale e dall’altro si dedica all’impegno politico locale ed al coordinamento delle varie attività naturalistiche (quali quella venatoria, etc) per garantire il rispetto e la proliferazione del suo Territorio.


Sonia, la figlia,laureanda in Economia dopo un diploma superiore in Enologia, giovanissima ma con le idee già molto chiare e molto motivata riguardo al suo ruolo nella Cantina e alle innovazioni che vuole portare.


Emanuela,la moglie, da dietro le quinte, ricopre due ruoli molto importanti, vale a dire: fungere da consigliera ed ispiratrice per ogni singola decisione importante da prendere riguardo al futuro della Cantina da un lato e gestire al meglio la famiglia Benotto, fulcro di tutta l’esistenza stessa della Cantina.