La rete
internazionale Borghi d’Europa ha realizzato nel corso del 2018 un
percorso
d’informazione che
ha riguardato le Terre della Piave. In particolare a Ponte di Piave
le iniziative hanno
goduto del Patrocinio della Civica Amministrazione.
L’incontro con
l’Azienda Agricola Dino Lorenzon di Negrisia è stato uno dei punti
che ha qualificato
la storia del progetto.
In gennaio la
'carovana del gusto' dei giornalisti e dei comunicatori ha realizzato
alcune tappe,
per registrare due
puntate della trasmissione multimediale 'L'Italia del Gusto'.
Ospite d'eccezione
Bruno Sganga, giornalista enogastronomo, conduttore delle tramissioni
La Verità nel Piatto e Tavole Ammutinate,già coordinatore delle
iniziative editoriali di Luigi Veronelli.
Nell'Azienda
Agricola Dino Lorenzon Anna e Omar, hanno raccontato la loro storia,
offrendo in degustazione il Manzoni e un Carmenere, accompagnati dai
salumi di tradizione della Salumeria di Eustacchio e dal pane
artigianale del Panificio Bonato.
Infine a convivio
alla Locanda Roma, ove Roberto e Renato e il loro staff, hanno
superbamente
interpretato quattro
piatti di pesce, che Bruno Sganga ha candidamente definito
'irripetibili' e certamente al di fuori di ogni previsione.
Ricordiamo poi lo
stage del network Terre Europee dell’Asparago presso l’Azienda,
sulle nuove
coltivazioni in
agricoltura, con la partecipazione dei produttori di canapa,
bambù,melograno
e di giornalisti
della stampa nazionale.
Grazie a questi
appuntamenti internazionali Le Terre della Piave sono state scelte
dai comunicatori e dai giornalisti di Borghi d'Europa quali terre
'capofila' delle iniziative di informazione che la rete
internazionale sviluppa per il progetto dei 'Percorsi
Internazionali'.
Dino Lorenzon ha
lasciato ad Anna ed Omar una azienda agricola in salute.
L'azienda è situata
a Negrisia di Ponte di Piave, a pochi passi dal fiume Piave.
"Da oltre 50
anni coltiviamo nei nostri vigneti, con scrupolosa cura e innata
passione ,un' ottima uva, dalla quale otteniamo,unendo sapientemente
tradizione, innovazione e
dedizione, dei
grandi vini ,che proponiamo con attento e scrupoloso servizio,sia in
bottiglia che sfusi."
Il dialogo scorre
veloce : notiamo in Anna e Omar una schiettezza d'altri tempi, quasi
che il lavoro della terra donasse loro uno spirito diverso, più
disponibile e, al contempo,meno incline alle perdite di tempo.
"I nostri
vigneti, coltivati nel massimo rispetto della natura e delle rigide
norme comunitarie, sono situati in tre zone ben distinte: Negrisia,
con un predominate fondo
ghiaioso abbinato ad
un deposito argilloso lasciato dalle frequenti esondazioni del fiume
Piave; Campodipietra, con fertili e interminabili campagne, dal
terreno limoso-argilloso, ricco di fosforo e potassio, da sempre un
territorio ad altissima
vocazione viticola.
Zenson di Piave, terreno argilloso e fertile, dalla buona presenza di
caranto, a pochi passi dal fiume Piave.Da queste terre otteniamo vini
bianchi freschi,
delicati e
profumati, vini rossi sapidi e corposi, testimonianza diretta di una
cultura enogastronomica molto importante del Veneto. "
La cura dei vigneti,
la lavorazione artigianale in cantina, danno poi i risultati di vini
eccellenti.
In questa zona,per
molti anni ( è bene ricordarlo), si producevano quantità enormi per
ettaro, proponendo poi in tavola vini dalla qualità decisamente
scadente. E' proprio grazie alle aziende come questa che l'enologia
del Piave ha saputo risollevare la testa,
arrivando ad
esprimere compiutamente il terroir d'origine.
Avvicinatevi pure ai
bianchi giovani (chardonnay,pinot grigio, l'intrigante manzoni,il
sauvignon,il verduzzo dorato),ai frizzanti spumanti (moscato giallo
spumante millesimato,prosecco frizzante doc, prosecco extra dry doc),
ai rossi nelle diverse
declinazioni
(Merlot,Refosco dal Peduncolo Rosso,
cabernet franc
malbech ; i frizzanti moresco e raboso rubino; gli speciali rossi
Decaranto, Principe rosso e Carmenere dop), ai rosati. Coglierete in
ciascuno di essi quella passione che solo la storia sa conferire ai
vini di madre natura.
Se il grande Gino
Veronelli potesse degustare in piedi, magari direttamente dalle
vasche,questi nettari,annuirebbe, con poche parole : " questi
sono i vini del Piave del mio previlegio!
Che dire di più ?
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