La ferrovia fu
effettivamente costruita (come la coeva Ferrovia
Bertiolo-Palmanova-Savogna)
da Teglio Veneto a Bertiolo e
da qui fino a
Sclaunicco presso Campoformido, mentre oltre
questa località
rimasero solo molti espropri.
I lavori di
costruzione iniziati negli anni venti furono sospesi
in seguito alla
crisi economica dell'inizio degli anni trenta.
Ripresi nel secondo
dopoguerra con il rinnovato scopo di
costruire una
direttissima a doppio binario tra Udine e
Portogruaro che
avrebbe accorciato la distanza tra Venezia e
il capoluogo
friulano (con raddoppio anche del tratto
Portogruaro-Teglio
Veneto), vennero definitivamente sospesi
intorno agli anni
sessanta poco dopo la conclusione del grande
ponte sul
Tagliamento presso Madrisio di Varmo.
Successivamente la
sede fu trasformata in una strada, detta
appunto "La
Ferrata".
Ed è proprio su
questa strada che i giornalisti e i comunicatori
della rete
internazionale Borghi d’Europa hanno deciso di
inserire Varmo e
Madrisio nei percorsi d’informazione del
Mese della Mobilità
Dolce 2019 (Anno del Turismo Lento).
La sosta al
ristorante bar pizzeria La Ferrata (un viaggio nel
gusto con i sapori
di un tempo), ha poi dato un significato
a Le Vie del Gusto.
Stefania e Giovanni
hanno saputo creare una ambientazione
che ricorda e onora
il nome del locale : il mondo della ferrovia
è presente con
rimandi e citazioni di grande fascino.
“Ogni giorno
vengono proposte gustose ricette realizzate con
grande attenzione e
cura del particolare, siano esse a base di
carne o di pesce.La
cucina offre piatti della tradizione tipica
friulana e/o
Italiana, con antipasti freddi, primi piatti, zuppe,
fritti leggeri,
grigliate, insalate e dolci fatti in casa
accompagnati da
selezionati vici DOC.
Non mancano,
ovviamente, salumi e formaggi locali.
La pizza, cucinata
nel forno a legna, è il nostro piccolo
Inno all’Italia
amato da adulti e piccini. A richiesta è
disponibile anche la
gradevole pizza con farina di kamut
o integrale.”
lunedì 24 dicembre 2018
Anno del Turismo Lento : i borghi del gusto lungo le strade ferrate
La rete
internazionale Borghi d’Europa e l’Associazione l’Altratavola,
in occasione del
2019 Anno del
Turismo Lento,propongono per il terzo anno il Percorso Internazionale
‘I Borghi del
gusto lungo le Strade Ferrate’. L’iniziativa prevede la
partecipazione al Mese
della Mobilità
Dolce promosso da Co.Mo.Do (Cooperazione Mobilità Dolce) nel mese di
marzo e la
realizzazione di stages di informazione in ben dieci Paesi e Regioni
Europee.
Il progetto è stato
presentato a fine novembre a Milano,Vetrina del Gusto, nel corso di
una
conferenza stampa a
convivio che si è tenuta alla Osteria della Stazione,l’Originale.
Il primo
appuntamento del Percorso si tiene verso fine gennaio a Madrisio di
Varmo, nelle
Terre di Mezzo del
Friuli Venezia Giulia, vicino alla linea ferroviaria rimasta
incompiuta
Teglio
Veneto-Bertiolo-Udine. Intorno agli anni ‘60 i lavori vennero
definitivamente sospesi,
poco dopo la
conclusione del grande ponte sul Tagliamento presso Madrisio di
Varmo.
Successivamente la
sede fu trasformata in una strada, chiamata appunto ‘La Ferrata’.
Linea incompiuta Teglio Veneto - Bertiolo - Campoformido - (Udine)
Scheda
Dati principali
Lunghezza: 41,1 km
Inizio lavori: 1925
Interruzione lavori: 1960
Gestore: Ferrovie dello Stato
Scartamento: Ordinario
Stazioni e fermate: Udine,
Pozzolo del Friuli, Sclaunicco, Bertiolo, Varmo-Rivignano, Madrisio,
Morsano al Tagliamento, Teglio-Suzzolins, Teglio Veneto
Altre informazioni
Inserita negli anni '20 nel piano regolatore delle ferrovie da costruire in conto diretto dallo Stato sottoforma di due tratti distinti, da Teglio Veneto a Bertiolo come parte del collegamento con Gorizia Savogna e da Bertiolo a Udine come diramazione della precedente, nel 1953, in virtù della nuova configurazione del confine orientale italiano, fu riclassificata come relazione unitaria e fu attribuito carattere di urgenza alla sua costruzione, relegando la tratta Bertiolo - Gorizia Savogna al ruolo di diramazione.
I lavori di costruzione, iniziati negli anni 20, furono sospesi nel 1938. Ripresi dopo la seconda guerra mondiale, vennero definitivamente abbandonati intorno agli anni '60.
Il tratto effettivamente realizzato si estende per 29,1 km, da Teglio Veneto a Campoformido (località Sclaunicco): la sede ferroviaria é stata interamente costruita ed in qualche tratto è stata posata anche la massicciata. La palificazione é rimasta invece del tutto assente. Tutte le opere d'arte potevano ritenersi finite e completate. I fabbricati di stazione sono stati parzialmente edificati.
Il tratto successivo, da Sclaunicco ad Udine, rimase invece allo stato di progetto, probabilmente per la difficoltà nell'attraversamento dell'area militare dell'aeroporto di Campoformido.
Stato attuale
Anche il ponte sul Tagliamento, lungo ben 900 m, appare in ottime condizioni
venerdì 23 novembre 2018
Le Valli del Natisone all'Osteria della Stazione l'Originale,a Milano
La rete internazionale Borghi d'Europa presenta a Milano,Vetrina del Gusto le iniziative di
informazione che nel 2018 (Anno Europeo del Patrimonio Culturale) e nel 2019 (Anno Europeo
del Turismo Lento), toccano due terre di confine : le Valli del Natisone in Friuli Venezia Giulia
( Caporetto e dintorni in Slovenia) e la Valtellina ( Valposchiavo in Canton Grigioni,Svizzera).
L'incontro si tiene alla Osteria della Stazione l'Originale di Milano ; "dalla sua posizione privilegiata, l’Osteria fa l’occhiolino ai treni che corrono via veloci dai binari della Stazione Centrale e, come un sala d’attesa ferroviaria d’altri tempi, regala ai suoi ospiti un ambiente accogliente e caldo che invita a una lunga sosta, per lasciarsi andare al piacere del palato e delle chiacchiere."
Dalle Valli del Natisone l'Istituto di cultura slovena racconterà un territorio ricco di fascino e
occasioni enogastronomiche, in un autentico tempio della cultura e della cucina friulana.
L'incontro 'racconterà' anche il piano di comunicazione che riguarda le Valli del Natisone e
la Valtellina nel 2019.
L'iniziativa si svolge grazie al partenariato di informazione di una azienda friulana il Centro Dolce Friuli e del suo brand Tissi,Assaggio a Nordest.
"Tissi è un brand interno di Centro Dolce che esiste da diversi anni -osserva Saba Tisiot,CEO dell'Azienda-, nel 2018 abbiamo deciso di puntarci molto di più. Siamo convinti che sia la strada giusta. I consumatori sono sempre più attenti, prediligono prodotti bio, a km 0, senza glutine, anche se a volte questo tipo di scelte di qualità, richiede spendere qualche centesimo in più. Nel futuro, questo modo di fare impresa, verrà ulteriormente evidenziato e certificato, grazie alla creazione di uno stabilimento di produzione interno, a marchio Tissi, che riguarderà solo prodotti legati alle tradizioni del nostro territorio, a km 0."
informazione che nel 2018 (Anno Europeo del Patrimonio Culturale) e nel 2019 (Anno Europeo
del Turismo Lento), toccano due terre di confine : le Valli del Natisone in Friuli Venezia Giulia
( Caporetto e dintorni in Slovenia) e la Valtellina ( Valposchiavo in Canton Grigioni,Svizzera).
L'incontro si tiene alla Osteria della Stazione l'Originale di Milano ; "dalla sua posizione privilegiata, l’Osteria fa l’occhiolino ai treni che corrono via veloci dai binari della Stazione Centrale e, come un sala d’attesa ferroviaria d’altri tempi, regala ai suoi ospiti un ambiente accogliente e caldo che invita a una lunga sosta, per lasciarsi andare al piacere del palato e delle chiacchiere."
Dalle Valli del Natisone l'Istituto di cultura slovena racconterà un territorio ricco di fascino e
occasioni enogastronomiche, in un autentico tempio della cultura e della cucina friulana.
L'incontro 'racconterà' anche il piano di comunicazione che riguarda le Valli del Natisone e
la Valtellina nel 2019.
L'iniziativa si svolge grazie al partenariato di informazione di una azienda friulana il Centro Dolce Friuli e del suo brand Tissi,Assaggio a Nordest.
"Tissi è un brand interno di Centro Dolce che esiste da diversi anni -osserva Saba Tisiot,CEO dell'Azienda-, nel 2018 abbiamo deciso di puntarci molto di più. Siamo convinti che sia la strada giusta. I consumatori sono sempre più attenti, prediligono prodotti bio, a km 0, senza glutine, anche se a volte questo tipo di scelte di qualità, richiede spendere qualche centesimo in più. Nel futuro, questo modo di fare impresa, verrà ulteriormente evidenziato e certificato, grazie alla creazione di uno stabilimento di produzione interno, a marchio Tissi, che riguarderà solo prodotti legati alle tradizioni del nostro territorio, a km 0."
sabato 31 marzo 2018
La Stazione di Pravisdomini
La stazione di
Pravisdomini era una fermata ferroviaria posta sulla ferrovia San
Vito al Tagliamento-Motta di Livenza a servizio dell'omonimo comune.
Storia
La fermata
originariamente non era in progetto ma la si ottenne grazie alla
fermezza del sindaco e alla mobilitazione della popolazione. I lavori
finirono il 30 giugno 1913 e venne inaugurata il 6 luglio con gli
altri impianti presenti sulla tratta in concomitanza con l'apertura
al servizio della linea.
Il 3 novembre 1919
nella fermata si realizzarono due serbatoi, alimentati da due pozzi
artesiani, per rifornire i treni della Motta-Vienna, a scartamento
ridotto. Presso la fermata si trovava anche una stazione di 8 binari
che fungeva da capolinea per la ferrovia.
Nel 1959 tutte le
stazioni sulla linea vennero trasformati in fermate (ad eccezione
dell'impianto che lo era già)
Venne chiusa al
traffico passeggeri il 1º agosto 1967 con la chiusura al traffico di
tutta la linea, mentre quello merci sopravvisse fino al 1978.
L'impianto venne definitivamente soppresso il 15 aprile 1987 con la
soppressione della tratta.
Strutture e impianti
La fermata è
composta da un fabbricato viaggiatori e da una banchina che serviva
il solo binario passante della linea. L'impianto si trovava a ridosso
di un passaggio a livello, poi asfaltato e soppresso.
Al 2010 il
fabbricato viaggiatori è stato riconvertito ad abitazione privata.
L'esterno è stato restaurato, ma il nome della località è ancora
chiaramente leggibile.
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