martedì 26 settembre 2023

L'Europa delle scienze e della cultura - All'Osteria Beltrame di Spresiano con Borghi d'Europa

 




L'incontro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura promosso da Borghi d'Europa a

Spresiano, presso l'Osteria Beltrame, si è aperto con una intervista al Vice Sindaco e Assessore

al Turismo, Roberto Fava.




Nel suo intervento Fava ha ripercorso la storia di Spresiano ed ha efficacemente descritto la vivacità del tessuto economico ed associativo, le opportunità nel settore turistico.


La serata ha avuto come tema la presentazione del Percorso Internazionale Aquositas,le Vie d'Acqua, che si snoda da anni lungo le rive della Piave.




Il tema enogastronomico (il pesce d'acqua dolce), è stato interpretato da Laura e Samuele in collaborazione con la Itticoltura Tonini di Alessio Tonini (Saletto di Piave).

Il menù ha proposto un antipasto di sarde in saor (da una antica ricetta familiare) e di trota

salmonata affumicata in crostino. Le cozze in guazzetto con feta greca hanno chiuso il primo capitolo della serata.


Il primo (spaghetti al granchio blu), ha sorpreso i commensali, che hanno potuto degustare il Sorbetto al Maracujà della Gelateria l'Albero di Maserada.


Il filetto di persico spigola in crosta di patate ha continuato l'incontro a convivio, che si è chiuso con una fregolotta fatta in casa servita con Grappa artigianale.


I vini dell'Azienda Agricola Col Miotin ( soprattutto il vino col fondo e il brut) hanno accompagnato il desinare, che ha conosciuto anche il pinot grigio di Italo Cescon,Artigiano del Vino.


Antonio Bottega , patron di Col Miotin, è arrivato alla serata nonostante fosse in piena vendemmia, quasi a sottolineare l'attaccamento e l'interesse per Laura e Samuele.


I giornalisti e i comunicatori intervenuti hanno raccontato le storie di un percorso informativo

che conoscerà a novembre un'altra tappa a Spresiano sul tema delle carni e dei salumi.

Alice e Massimo (Macelleria da Massimo ) forniscono abitualmente l'Osteria Beltrame : l'idea

è quella di realizzare un incontro con le carni e i salumi del Friuli Occidentale, in una sorta

di viaggio del gusto leggendario.




Le ricette raccolte nel corso delle iniziative conosceranno la pubblicazione nel Blog Gusti Vari... di Giallo Zafferano (Mondadori Media).



La serata ha conosciuto anche l'intervento di Cristian Bertoncello (Associazione Nostrano del Brenta), che ha raccontato la storia avvincente : " Una tradizione lunga 5 secoli del Nostrano del Brenta i documenti storici registrano che le prime coltivazioni di piante di tabacco nel XVI secolo nel monastero dei frati di Campese di Bassano del Grappa (VI), Già nel tardo 500 si cominciano a produrre i primi sigari. Inoltre trà il 700 ed il 900 la diffusione dei sigari fatti con Tabacco Nostrano è tale da rappresentare la fonte principale, talvolta l'unica fonte di sostentamento per la comunità del Canal di Brenta. Spesso la storia del Tabacco Nostrano è fatta di clandestinità e contrabbando di decreti imperiali ,attraverso quattro dominazioni diverse. Soltanto nel 1763,dopo quasi due secoli di lotte i rappresentanti della Repubblica concedono il privilegio agli agricoltori di coltivare il tabacco . Tuttavia il sigaro Nostrano del Brenta antenato di quello che sarà il DOGE, è già conosciuto ed apprezzato dai signori della nobiltà veneziana. "



Genny, della Torrefazione Caffè Oselladore di Rossano Veneto (Vicenza), ne ha ripercorso la storia. "Torreffattori dal 1963. Le migliori qualità di caffè, le migliori miscele, 50 anni di esperienza. vi permetteranno di assaporare straordinari caffè."

"La nostra azienda è composta da un team per la maggioranza di donne. Il gusto e la scelta del bello è specialmente donna... Ogni anno il nostro team cresce creando nuovi prodotti e nuove combinazioni enogastronomiche dal sapore esclusivo. "

Così l'azienda si esprime nell'area della regalistica e dei cesti, con una scelta delle migliori aziende artigianali del Paese.



lunedì 11 settembre 2023

Eurovinum - L'intervista a Ivan Volpatti, Presidente della Cantina Vini San Giorgio

 




L’itinerario intende scoprire i contenuti storici e culturali che si ‘nascondono’ dietro la

produzione del vino.

Viaggi nel paesaggio della vite e del vino, scoprendo itinerari noti ed altri quasi sconosciuti,

tra personaggi protagonisti, con tanti giovani interpreti o tenaci donne del vino, ma

sempre privilegiando la terra ancor prima delle cantine.


Così incontriamo Ivan Volpatti, imprenditore agricolo, Presidente della Cantina Vini San Giorgio di San Giorgio della Richinvelda.

Poche battute, con grande disponibilità

Leggiamo subito la determinazione e la concretezza.

” Quando abbiamo realizzato l’assemblea dei Soci per decidere il nuovo corso della Cooperativa, siamo andati al sodo. Bisognava avere il coraggio e la speranza di azzerare tutto e ricominciare da capo”.

Impresa più facile a dirsi che a realizzarsi.

” Tutti, dico tutti, (dai consilieri ai Soci fino al personale), hanno abbracciato queste scelte

chiare che hanno riavviato un percorso che ha obiettivi ambiziosi, raggiungibili soltanto con

un’unica filosofia : qualità totale della filiera enoica, dal vigneto alla cantina. “

Mentre parliamo, degustiamo la Ribolla Gialla uno degli Spumanti di casa.

Annotiamo : SPUMANTE BRUT dal profumo intenso, con note floreali e fruttate che ricordano la mela gialla . Al palato si presenta briosa e fruttata.

Ivan sa che la nostra opinione va diritta al segno, senza troppi giri di parole.

Ottimo vino, una sorpresa piacevole !

La visita annuncia l’invito a Vini San Giorgio a partecipare alle iniziative di informazione

del progetto L’Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI – Iniziativa Adriatico – Jonica – Forum intergovernativo per la cooperazione regionale), promosso dalla rete Borghi d’Europa, e patrocinato del Comune di San Giorgio della Richinvelda e da ConfCooperative Pordenone. L’iniziativa d’informazione è volta alla valorizzazione, in ambito nazionale ed internazionale, del territorio del Friuli Occidentale e delle sue importanti attività. Tale progetto si protrarrà fino a dicembre del 2024.

“ L’amore e il senso identitario dell’appartenenza a una realtà cooperativa storica come quella sangiorgina ci hanno sempre ispirato – conclude Ivan Volpatti, presidente della ricostituita Vini San Giorgio – come amministratori e come soci. “