Mangiare immersi nella natura, concludendo con una deliziosa grappa Libarna
C’era una volta… ebbene sì; sembra una favola, ma è la realtà!
Ebbene c’era un territorio agricolo vicino a Bologna, al quale, i proprietari che si sono susseguiti avevano sempre mantenuto la destinazione agricola e selvicolturale, ma che nel tempo era diventato piuttosto malridotto, (anche se sempre bellissimo per chi sapeva apprezzare le sue caratteristiche fondamentali).
Per evitarne l’abbandono, esso fu gradualmente acquistato dal Comune di Bologna.
Subito i cittadini pensarono che era un peccato abbandonarlo così e fecero un Comitato, denominato: “PARCO CAVAIONI RINASCE PER BOLOGNA “, per recuperare quel meraviglioso pezzo del nostro territorio. All’interno di esso la cooperativa “Le Ali” vinse il bando per la gestione di Villa Silvetta, risalente ai primi decenni del ‘900 che comprendeva l’abitazione e il fienile.
Questo edificio (denominato Ca’ Shin) divenne un centro pensato per grandi e bambini. Un luogo che coniuga cibo sano, ambiente caldo e accogliente, con una particolare attenzione all’arte, all’infanzia, all’ecologia.
Naturalmente da buon Bolognese non ho mancato di fare visita più volte a questa ospitale Cascina, fermandomi più vote ad assaggiare i loro menù stagionali, tradizionali, con pasta fresca fatta a mano, nonché torte, dolci e marmellate fatte in casa.
L’ultima volta, dopo una gradevole esperienza gastronomica, volendo ordinare anche un digestivo, ho chiesto al Barman Francesco Gattabria, calabrese di nascita, ma bolognese di adozione, quali fossero i più richiesti dalla sua clientela.
Mi ha risposto: “Naturalmente nel nostro bar teniamo tutte le principali referenze, ma i liquori più richiesti sono quelli della tradizione Italiana, in particolare Grappa e Nocino”.
Per quanto riguarda la Grappa va notato che è forse il liquore più autenticamente italiano, perché, nascendo dalla distillazione delle vinacce, è prodotta (industrialmente o in modo domestico, benché non sia consentito) dovunque; quindi è forse il distillato più conosciuto e amato in tutte le Regioni. Tuttavia quelle in cui si è maggiormente concentrata la produzione industriale sono il Veneto ed il Piemonte.
Noi abbiamo scelto la Grappa Libarna, realizzata a partire dai celebri e pregiati vitigni del Piemonte; le ho servito quella che a me piace di più, ma abbiamo anche altri tipi: Grappa Bianca Cristallo, Grappa di Moscato barricata e Grappa di Barolo Riserva.
Così dicendo mi ha versato un bicchierino di Grappa di Barbera e Dolcetto Riserva, invecchiata per almeno 18 mesi in botti di legno rovere francese.
Certamente una grappa da ricordare, dal colore delicatamente ambrato, con profumi delicati, di vaniglia e legno ed un gusto di grande struttura e complessità!
Ho ringraziato Francesco per avermi suggerito questo meraviglioso distillato, che per di più si abbinava perfettamente con la cucina tradizionale che avevo degustato e sono partito per una passeggiata nel Parco, ripromettendomi di fare presto un nuovo assaggio, di quanto ancora non avevo sperimentato, sia della cucina che dei liquori, ambedue ottimi interpreti del territorio così amato da Francesco e dai suoi amici e colleghi della cucina, oltre che da me ovviamente!
Gianluigi Pagano