lunedì 27 dicembre 2021

Il Salumificio Spader e le scelte di filiera sostenibile

 


Borghi d'Europa propone dal 2020 un progetto di informazione denominato Eurosostenibilità.

Il principio guida della sostenibilità è lo sviluppo sostenibile, che riguarda, in modo interconnesso, l'ambito ambientale, quello economico e quello sociale. I settori culturali, tecnologici e politici sono, invece, considerati come sotto-settori dello sviluppo sostenibile. Per sviluppo sostenibile si intende lo sviluppo volto a soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di far fronte ai propri bisogni. Il termine sviluppo sostenibile è stato introdotto per la prima volta dal Rapporto Bundtland della Commissione Mondiale per l'Ambiente e lo Sviluppo (1987)

Nel settore della filiera agroalimentare Borghi d'Europa coinvolge le aziende nella riflessione e nella ricerca sulla sostenibilità.

Fra queste il Salumificio Spader di Mosnigo di Moriago della Battaglia partecipa come partner di informazione alle iniziative.

“ Ci interessa confrontarci – osserva Emanuele Spader-, non soltanto sulla sostenibilità del prodotto finale, ma, anche e soprattutto,sulla sostenibilità dell'intero processo, a partire dai sistemi di allevamento. Per una azienda come la nostra che privilegia la scelta di carni suine nazionali, l'opzione sostenibile è una necessità.”


La Bottega dei Ricord

Borghi d’Europa promuove l’iniziativa Di qua e di là del Piave, nel quadro del progetto L’Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica).

Un intenso lavoro di informazione si sta svolgendo per conoscere e valorizzare le Vie dei Norcini.

Il Salumificio Spader di Mosnigo di Moriago della Battaglia, svolge il ruolo di partner di informazione del progetto.


Nel corso di numerosi incontri, vengono degustati i prodotti dell’azienda, abbinati ad altre eccellenze dei territori del Piave.

E’ giunta la notizia che l’iniziativa EUROSOSTENIBILITA’ intende sviluppare un approfondimento sulla filiera agroalimentare della produzione di salumi, dagli allevamenti fino al prodotto finale.

Il Salumificio Spader fungerà da ‘Virgilio’ nel particolare viaggio del gusto, che rappresenterà un inedito nel panorama variegato delle iniziative di Borghi d’Europa”.

lunedì 13 dicembre 2021

La terza settimana di Europa,Il Buon Paese

   Continua la programmazione di Borghi d'Europa per  il progetto EUROPA, Il Buon Paese.

Nella  terza settimana Antonella Pianca ci propone un viaggio nel Carso triestino, per conoscere i vini

di Matej Scherlj.

In Lombardia, Alessio Dalla Barba ci racconta la visita alla Tenuta Borgo la Caccia (Pozzolengo), nella zona bresciana del Lago  di Garda.

Il progetto Eurostenibilità si occupa della vestibilità dei cuochi, grazie alle proposte della ditta Konsum srl di Cornuda (Tv).

L'azione informativa riguardante il Sud, ci fa conoscere il viaggio della Puglia a Londra : lo chef Alessandro Grano ha creato delle prelibatezze utilizzando i prodotti tipici pugliesi, il tutto servito in piatti di terracotta di Grottaglie (TA), famosa città delle ceramiche.

A Kobarid (Slovenia) il ricordo della ferrovia e la cucina del ristorante Postaja Poljana . Emanuele Spader racconta le ricette slovene.

Nelle Terre della Piave, al ristorante Il Barco di Casa Balbi di Davide Milani (Pieve di Soligo),il racconto del programma 2022, con i vini di Fabian Korsic (Korsic wines), Luigi Comarella (Valdobbiadene) e Alessandro Winkler .




                                                              Il Barco di Casa Balbi

mercoledì 17 novembre 2021

L'azienda agricola Moro Sergio invitata ad Eurovinum – La degustazione con la porchetta arrosta del Salumificio Spader

  La nostra personalissima 'Bottega dei ricordi' non aveva perso memoria di quell'azienda agricola

di Farra di Soligo, nata nel lontano 1960 dalla attività mezzadrile dei fratelli Moro, acquisita nel 1972, per poi svilupparsi dal 1992 con la configurazione odierna.


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno visitato l'azienda agricola Sergio Moro alcuni anni orsono. “Oggi Moro Sergio prosegue nella conduzione dell’azienda con la stessa fi#losofi#a del padre, ma coniugando sapientemente innovazione e tradizione. Un’evoluzione che ha portato l'azienda a crescere nel 2010 costruendo la nuova cantina. Da qui la gamma dei vini aziendali si è ampliata, potendo offrire al cliente il prodotto che più lo aggrada e lo soddisfi, garantendogli una qualità tipica del nome Moro Sergio.”


Ne parliamo con Erik, figlio di Sergio, che ben interpreta la filosofia della famiglia.


“ La nuova cantina, l'adesione alla Fivi (Federazione italiana Vignaioli Indipendenti), la scelta

di restare ben attaccati alla qualità dei prodotti, una sensibilità piena ai temi della sostenibilità ambientale : questi sono i capisaldi del nostro operare”.


“Il fatto è che il vignaiolo FIVI esprime due grandi qualità, la fierezza d’essere indipendente e l’intelligenza di cercare il sostegno dei colleghi. In tante cose chi sta in vigna non solo può, ma deve decidere da solo, è il solo modo per dare al vino un’impronta personale.Ma in tante altre situazioni è solo raggiungendo una massa critica che si riesce ad essere ascoltati, a fare opinione.E poi la FIVI non è nata per dare uno stipendio a qualche burocrate, ma è fatta da chi passa la vita in azienda, basta guardare i nomi dei dirigenti, c’è il meglio della viticultura italiana.”


Mentre chiacchieriamo, sorseggiamo il vino col fondo di casa, che poi è stato il motivo ufficiale

della nuova visita.


Si chiama Battistara, il Frizzante Surlie,nato da un terreno collinare ,argilloso e calcareo di Col San Martino ; alla vista giallo paglierino, perlage elegante e persistente ; dall'aroma fruttato, sentori di "crosta di pane" ; al Gusto asciutto con complessi sentori di lievito e frutta.


Un bicchiere tira l'altro, con grande naturalezza.


Così i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno invitato l'azienda agricola Moro Sergio

a partecipare alle iniziative di informazione del Percorso Internazionale Eurovinum,Il Paesaggio della vite e del vino, che raccontano, in modo diretto, le storie dei protagonisti (talvolta silenziosi),

di ogni avventura enoica.


La degustazione dei vini ha valorizzato anche il salame della Società Agricola Palù (prodotto PPL)

di Mosnigo e la porchetta arrosta del Salumificio Spader.


La Porchetta Arrosto Spader si contraddistingue per il sapore aromatizzato,la dolcezza e la morbidezza delle carni e l'eccellenza delle materie prime utilizzate.Le carni selezionate vengono

aromatizzate,farcite con erbe seguendo la ttadizionale ricetta. Arrotolata e legata viene cotta per mantenere la tipca cotenna abbrustolita e croccante. Vi sono ben tre versioni differenti,partendo dalla medesima materia prima.La Porchetta arrosta ad un filone,la Porchetta Arrosto a due filoni e la Porchetta Arrosto tipo Romana, che si differenzia dalle due precedenti per l'asenza di consevanti ed una più intensas aromatizzazione.

Noi ci vediamo benissimo un Valdobbiadene Prosecco, che grazie alle sue bollicine delicate ben si sposa con l’untuosità e la sapidità della carne lavorata della porchetta, regalando sensazioni piacevoli al palato.


lunedì 8 novembre 2021

Natura e tradizione: la riscoperta del Nocino

Come si dice “ogni promessa è debito; pertanto non potevo dimenticare quella fatta al Bartender Francesco di Ca Shin, la cascina all’interno del Parco Cavaioni, di fargli nuovamente visita per assaggiare il Nocino Benvenuti della collezione “I Liquori della Tradizione Italiana” del Gruppo Montenegro.

Data la piacevolissima degustazione precedente, della Grappa Libarna di Barbera e Dolcetto Riserva, non fu un grande sacrificio!

Dunque mi recai al Parco e, dopo una passeggiata propiziatrice di buon appetito, mi diressi al Ristorante.

Come al solito fui accolto con grande gentilezza e gustai un ottimo piatto di tagliatelle, seguito da una costata di bue: un’ottima entrée dunque!

Mi vide il Barman, che non mancò di salutarmi: gli dissi che mi ricordavo della promessa, ed infatti ero qui (anche) per degustare il suo decantato nocino; non gli svelai che, benché non modenese, mi ero un tempo dedicato anch’io alla produzione (casalinga of course!) di nocino.

Qui forse sarà il caso di fare una piccola presentazione perché questo liquore, benché tradizionale ed un tempo famoso, non è più conosciuto come merita: innanzi tutto è di origini antiche ed é sempre stato considerato un po’ magico.

Ad esempio nel Settecento il Notaio modenese Pellegrino Grappi prescriveva che “le noci devono essere raccolte immature, da piedi scalzi e da mani femminili, la notte di San Giovanni (24 giugno), in concomitanza con il solstizio ed il frutto non deve mai essere tagliato con il ferro, bensì con una lama di legno” Inutile ricordare che secondo le leggende questa è una notte in cui il mondo naturale e soprannaturale si compenetrano e accadono “cose strane” come narra Shakespeare nel “Sogno di una notte di mezza estate“…

La produzione di questo liquore avviene in molte parti d’Italia, ma quelle più tradizionali sono i territori di Modena e quello di Benevento, in cui è attestato il Grande Noce, distrutto dal vescovo Barbato nell’anno 665 ma poi rinato più bello di prima, sotto il quale, nella notte del solstizio d’estate si riunivano streghe e diavoli a celebrare il Sabba.

                                                  Il Grande Noce di Benevento


Ma ritorniamo al nostro Francesco ed al suo Nocino Benvenuti è prodotto da sole noci italiane. Non garantisco che l’Azienda abbia usato solo giovani fanciulle scalze per la raccolta, ma certo il risultato é eccellente!


Il Nocino Benvenuti



Il liquore ha un colore cioccolato-tabacco intenso, con riflessi aranciati ed ambra; il profumo è molto intenso e caratteristico del mallo di noce, a cui si uniscono note calde e speziate di cannella e chiodi di garofano ed infine il gusto, dolce ed avvolgente, è di mallo di noce macerato unito, in perfetto equilibrio, a quello alle spezie orientali ed alle note tostate dolci.


Da ultimo va notato che il grado alcolico è di 34°, quindi di assoluta tranquillità!


Non potei che fare i miei complimenti alla scelta di Francesco, confessando in cuor mio che esistevano anche nocini migliori di quello artigianale fatto da me!

Ma questo non lo dissi e ripartii comunque molto soddisfatto per una piacevole passeggiata nel parco.


Gianluigi Pagano


mercoledì 3 novembre 2021

La Via dei Norcini : il prosciutto cotto alla fiamma del Salumificio Spader alla Società Agricola Palù di Mosnigo

 Continuano le iniziative di informazione di Borghi d'Europa, per far conoscere i Percorsi Internazionali.

Per la Via dei Norcini i giornalisti e i comunicatori della rete internazionale stanno collaborando con il Salumificio Spader di Mosnigo di Moriago della Battaglia, per valorizzare e far conoscere le eccellenze dei Territori coinvolti nel progetto L'Europa delle scienze e della cultura.


La tappa realizzata alla Società Agricola Palù di Mosnigo ha proposto il Prosciutto cotto alla fiamma del Salumificio Spader, prodotto aromatizzato con aromi ed erbe aromatiche, legato a mano e cotto arrosto, confezionato in sottovuoto.

“La sua peculiarità – ha osservato Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa-, risiede nel perfetto equilibrio tra sapore delicato del cotto e il profumo dolce e pulito delle spezie aromatiche e di grigliato. Il prosciutto cotto Fiamma è tenero e succoso, compatto e gradevole per tutti i palati.”

Il Prosciutto viene sottoposto ad una fase aggiuntiva, oltre a quelle di asciugamento e affumicatura con legno di faggio e ginepro, anche di bruciatura a fiamma della cotenna.

“Questo rende il prodotto estremamente nero e dona un caretteristico gusto e profumo di affumicato e di grigliato.”


Ha accompagnato la degustazione il vino col fondo di Luigi Comarella di Valdobbiadene.

Antonella Pianca, scrittrice fotografa e degustatrice AIS, ne ha messo in rilievo la bontà e la semplicità.

Luigi è una persona sincera, va dritto al segno, non gira attorno ai problemi.

Così quando osserviamo che anche nel settore del vino col fondo si fanno largo le furberie, evita di inoltrarsi nella polemica e commenta annuendo.

Un tempo i nostri contadini dedicavano al vino col fondo le uve migliori della vendemmia: oggi assistiamo a presunti vini a rifermentazione naturale che rivelano, inequivocabilmente, un passaggio...... Il vino col fondo di Luigi Comarella è semplicemente buono. 


La Via di San Martino e le eccellenze per i pellegrini del gusto - Dal vino di Moro Sergio a Farra di Soligo, alla porchetta arrosta del Salumificio Spader

 


 

Nell'aprile del 2019 la rete Borghi d'Europa presentò nella sede di Milano del Parlamento Europeo

il progetto dei Percorsi Internazionali. Fra questi, i Percorsi della Fede.

Nel 2020, all'interno dell'itinerario del progetto 'L'Europa della scienza e della cultura' (patrocinato dalla IAI-Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica), ha preso forma il Percorso della Via di S.Martino.


San Martino di Tours è uno dei santi cristiani più noti e riconoscibili e viene venerato dal IV secolo. Era il vescovo di Tours, e il suo santuario in Gallia/Francia era la meta di un pellegrinaggio importante nell’alto medioevo quanto quello a Roma, prima di diventare un famoso punto di sosta per i pellegrini diretti verso Compostela. Per tutta la sua vita il santo ha sempre viaggiato in Europa, lasciando un’impronta significativa nella nostra memoria collettiva.


La Via Sancti Martini collega varie città europee importanti per la vita di San Martino e altre caratterizzate dal patrimonio architettonico legato al suo culto, con migliaia di monumenti dedicati al santo, ivi comprese quattordici cattedrali! Questi siti vantano anche un patrimonio immateriale che sopravvive sotto forma di leggende, tradizioni e folklore.


Il viaggiatore può seguire gli itinerari collegati a episodi della vita del santo, al suo culto o al folklore. Questa varietà di itinerari, che copre oltre 5000 km attraverso tutta l’Europa, è nota con il nome di Via Sancti Martini. Da segnalare, in particolare: 1) l’itinerario che collega Szombathely (Ungheria), luogo di nascita del Santo, a Tours (Francia), dove si trova la sua tomba, tramite Pavia (Italia), luogo della sua infanzia e 2) l’itinerario che collega Tours, dove è stato vescovo, con Worms (Germania), dove lasciò l’esercito Romano e Treviri (Germania), dove incontrò l’imperatore romano. Tuttavia, questo itinerario è collegato anche a molteplici siti culturali di grande interesse, lungo una via che attraversa l’Austria e la Slovacchia, fino ad arrivare a Szombathely. Altri itinerari portano a Utrecht in Olanda o Saragozza in Spagna. Nel complesso, gli itinerari di San Martino coprono più di 10 paesi europei!


Borghi d'Europa ha scelto alcune 'tappe' lungo la Via di San Martino : Momiano d'Istria (comune di Buje,Croazia), con la sua Chiesa e il vino moscato; il borgo di Smartno (comune di Brda,Slovenia);

San Floriano del Collio (Gorizia) ; Rio San Martino (Scorzè, nel veneziano); la Val Bregaglia (Grigioni, Svizzera), con la Chiesa Riformata di San Martino a Bondo ; Val Masino (Valtellina). Szombathely (pronuncia ungherese [ˈsombɒthɛj]) (in latino: Savaria o Sabaria o Sabatia; in tedesco: Steinamanger; in croato Sambotel; in slovacco Kamenec; in serbo Sombathelj oppure Coмбатхељ) è la città più antica dell'Ungheria, capoluogo della provincia di Vas.


La città si trova nella zona geografica dell'Alpokalja, a metà strada fra i Monti Kőszeg e il fiume Rába, è attraversata dai fiumi Perint e Gyöngyös, che confluiscono appunto nella Rába pochi chilometri a sud-ovest della città. Dista meno di 100 km dal lago Balaton e circa 10 chilometri dal confine austriaco.


La città fu un centro di accoglienza e propagazione del Cristianesimo, diede anche i natali a San Martino di Tours nel 316.f



L'incontro del 2021 si svolge quest'anno nelle Terre del Piave : la prima tappa a Col San Martino

(comune di Farra di Soligo), presso l'azienda agricola Moro Sergio per una riflessione sui vini col fondo (Percorso Internazionale Eurovinum,Il Paesaggio della vite e del vino), l'altra, per degustare la porchetta arrosto del Salumificio Spader.


venerdì 29 ottobre 2021

AMARE IL TERRITORIO E I SUOI PRODOTTI

 Mangiare immersi nella natura, concludendo con una deliziosa grappa Libarna

C’era una volta… ebbene sì; sembra una favola, ma è la realtà!

Ca’ Shin

Ebbene c’era un territorio agricolo vicino a Bologna, al quale, i proprietari che si sono susseguiti avevano sempre mantenuto la destinazione agricola e selvicolturale, ma che nel tempo era diventato piuttosto malridotto, (anche se sempre bellissimo per chi sapeva apprezzare le sue caratteristiche fondamentali).

Per evitarne l’abbandono, esso fu gradualmente acquistato dal Comune di Bologna.

Subito i cittadini pensarono che era un peccato abbandonarlo così e fecero un Comitato, denominato: “PARCO CAVAIONI RINASCE PER BOLOGNA “, per recuperare quel meraviglioso pezzo del nostro territorio. All’interno di esso la cooperativa “Le Ali” vinse il bando per la gestione di Villa Silvetta, risalente ai primi decenni del ‘900 che comprendeva l’abitazione e il fienile.

Questo edificio (denominato Ca’ Shin) divenne un centro pensato per grandi e bambini. Un luogo che coniuga cibo sano, ambiente caldo e accogliente, con una particolare attenzione all’arte, all’infanzia, all’ecologia.

Naturalmente da buon Bolognese non ho mancato di fare visita più volte a questa ospitale Cascina, fermandomi più vote ad assaggiare i loro menù stagionali, tradizionali, con pasta fresca fatta a mano, nonché torte, dolci e marmellate fatte in casa.

L’ultima volta, dopo una gradevole esperienza gastronomica, volendo ordinare anche un digestivo, ho chiesto al Barman Francesco Gattabria, calabrese di nascita, ma bolognese di adozione, quali fossero i più richiesti dalla sua clientela.

Mi ha risposto: “Naturalmente nel nostro bar teniamo tutte le principali referenze, ma i liquori più richiesti sono quelli della tradizione Italiana, in particolare Grappa e Nocino”.

Per quanto riguarda la Grappa va notato che è forse il liquore più autenticamente italiano, perché, nascendo dalla distillazione delle vinacce, è prodotta (industrialmente o in modo domestico, benché non sia consentito) dovunque; quindi è forse il distillato più conosciuto e amato in tutte le Regioni. Tuttavia quelle in cui si è maggiormente concentrata la produzione industriale sono il Veneto ed il Piemonte.

Noi abbiamo scelto la Grappa Libarna, realizzata a partire dai celebri e pregiati vitigni del Piemonte; le ho servito quella che a me piace di più, ma abbiamo anche altri tipi: Grappa Bianca Cristallo, Grappa di Moscato barricata e Grappa di Barolo Riserva.

Le grappe Libarna

Così dicendo mi ha versato un bicchierino di Grappa di Barbera e Dolcetto Riserva, invecchiata per almeno 18 mesi in botti di legno rovere francese.

Certamente una grappa da ricordare, dal colore delicatamente ambrato, con profumi delicati, di vaniglia e legno ed un gusto di grande struttura e complessità!

Ho ringraziato Francesco per avermi suggerito questo meraviglioso distillato, che per di più si abbinava perfettamente con la cucina tradizionale che avevo degustato e sono partito per una passeggiata nel Parco, ripromettendomi di fare presto un nuovo assaggio, di quanto ancora non avevo sperimentato, sia della cucina che dei liquori, ambedue ottimi interpreti del territorio così amato da Francesco e dai suoi amici e colleghi della cucina, oltre che da me ovviamente!

Gianluigi Pagano

mercoledì 20 ottobre 2021

EUROVINUM: REBORO, TERRITORIO E PASSIONE NELLA SPLENDIDA VALLE DEI LAGHI

 

 




Quarta edizione della rassegna promossa dall’Associazione dei Vignaioli Vino Santo Trentino

Milano, 19 ottobre 2021-La bellissima Valle dei Laghi è situata nella parte sud-occidentale del Trentino, tra Riva del Garda e Trento e si chiama così per la presenza di numerosi laghi (tra cui quello di Cavedine, quello di Toblino e quello di Santa Massenza) che rendono il panorama davvero magnifico.

Un aspetto importante di questa zona è sicuramente il clima, influenzato  dalla presenza costante di un vento chiamato “La Ora del Garda”, che percorre la valle a partire dal Lago di Garda e soffia dalla tarda mattinata sino a tutto il pomeriggio, che fa sì che gli inverni non sono mai troppo rigidi e le estati troppo torride: l’ideale per la produzione vitivinicola di qualità.

La Valle dei Laghi si distingue infatti per la presenza di sei ottime aziende agricole produttrici del celebre Vino Santo Trentino Doc da uva Nosiola, passito molto fine e pregiato grazie anche all’azione della Muffa Nobile Botrytis Cinerea.

Le sei aziende agricole (Pravis, Gino Pedrotti, Pisoni, Maxentia, Francesco Poli e Giovanni Poli) lavorano con passione e competenza in totale sinergia: sono infatti riunite dagli anni Settanta nell’Associazione dei Vignaioli del Vino Santo Trentino.

L’Associazione promuove da qualche anno l’Uva Rebo (incrocio realizzato nel 1948 tra le uve a bacca rossa Merlot e Teroldego), che usando la tecnica dell’appassimento diventa Reboro, un passito secco solitamente di colore rosso rubino con riflessi granati, con note di mora e mirtillo e una bella balsamicità e al palato molto rotondo ed equilibrato, che si posa bene con piatti importanti a base di carne rossa.

Borghi d’Europa ha partecipato con grande piacere alla quarta edizione di “Reboro,territorio e passione” (nome davvero indovinato) il 15 ottobre c.m. , rassegna volta a coinvolgere e mettere a confronto operatori e altri vignaioli che producono vini con la tecnica dell’appassimento: per questa quarta edizione il gemellaggio ha visto come ospite la Valpolicella, col grande Amarone.

Un momento molto importante per i vignaioli della Valle dei Laghi e anche molto concettuale: prima da Pisoni a Pergolese si è tenuto il convegno “TRENTINO E VENETO, TECNICHE E TERRITORI A CONFRONTO”, con accento sulle uve rosse, l’appassimento e il cambiamento climatico e poi da Francesco Poli a Santa Massenza l’ottima masterclass  “Dal Rebo al Reboro all’Amarone”, con 12 vini, sei dei produttori della Valle dei Laghi e sei della Valpolicella, guidata dalla preparatissima enologa e comunicatrice del vino Sissi Baratella.

Il Reboro, grazie all’esperienza maturata con produzione del Vino Santo, è molto rappresentativo della zona locale, dove naturalmente anche il vento Ora del Garda fa la sua parte: dopo un appassimento di circa 60 giorni e una lunga permanenza a contatto con le bucce, affina in legno per circa 3 anni più un ulteriore anno di riposo in bottiglia!

Borghi d’Europa apprezza molto il lavoro svolto in sinergia dalle sei cantine dell’Associazione del Vino Santo Trentino e continuerà a comunicarne le etichette e il terroir nei propri progetti d’informazione del circuito Eurovinum, dedicato ai paesaggi della vite e del vino.

Evviva!

sabato 18 settembre 2021

Turismo sostenibile in Croazia

  





In Croazia, lo sviluppo del turismo sostenibile implica innanzitutto una pianificazione territoriale con responsabilità e qualità che ponga l'accento sui valori culturali locali. Di conseguenza, i nuovi investimenti richiedono la necessaria conservazione delle risorse non rinnovabili. In questo senso, l'offerta armonizzata con i principi della sostenibilità dovrebbe collocare un'offerta turistica  che soddisfi i bisogni dei viaggiatori e delle regioni ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità per il futuro.

Il concetto di sviluppo della strategia di sviluppo turistico croato si basa sul miglioramento della protezione ambientale, sulla conservazione della qualità delle risorse naturali e sulla gestione responsabile e sostenibile dello sviluppo dell'offerta turistica, sia nell'offerta ricettiva che nello sviluppo di prodotti e contenuti turistici specifici.

Il continuo impegno nel portare il turismo verso un futuro sostenibile con lo scopo di preservare il patrimonio e l'ambiente delle destinazioni per le generazioni future.

L'obiettivo economico della Croazia come una destinazione turistica è la sostenibilità del mercato a lungo termine, il che significa la capacità di tutti coloro che svolgono attività nel campo del turismo di  progettare, produrre e commercializzare prodotti e servizi le cui qualità di prezzo e non rappresentano un insieme di vantaggi più attraente di quelli offerti dall'ambiente di riferimento.

La strategia per il futuro del turismo Croato  è creare le condizioni per un   turismo durante tutto l'anno con l'aumento della qualità, dello sviluppo di nuovi prodotti e infrastrutture e una  gestione responsabile e sostenibile

Il nostro obiettivo in Croazia è destagionalizzare la stagione turistica che consenta la redistribuzione dei flussi su periodi  diversi o più lunghi, perché la stagionalità è un grosso problema del turismo, ma l'estensione deve essere sostenibile. La pandemia di Covid può essere un'opportunitàn per la ripresa , per quanto difficile, per cambiare il concetto di turismo,  abbiamo bisogno di nuovi prodotti turistici  e alloggi di qualità,  sviluppare l'offerta  turistica per tutto l'anno, perché questa crisi ha dimostrato quanto sia pericoloso fare affidamento solo su il sole e la costa. Oltre al turismo balneare e culturale, puntare su nuove offerte come il turismo naturalistico che comprende aree naturali, riserve marine, attività montane, agriturismi e aree rurali. 

 

Il Ministero del Turismo e dello Sport ha lanciato una nuova strategia per lo sviluppo del turismo sostenibile fino al 2030.

Il nuovo programma si concentrerà sulla sostenibilità turistica delle destinazioni strategiche e sulla valorizzazione di nuove mete e nuovi prodotti, per accrescere il benessere economico, sociale e sostenibile. La strategia dovrebbe rispondere alle sfide di allungare la stagione e ampliare l'offerta turistica al di fuori dei mesi estivi,  anche in termini ambientali  verso le aree turistiche meno sviluppate, in particolare le destinazioni nella zona continentale. Il progetto è in linea con il Programma del Governo della Repubblica di Croazia 2020-2024 e con la strategia nazionale di sviluppo fino al 2030. Per la prima volta dall'indipendenza della Croazia, oltre alla strategia per il turismo sostenibile, si prepara anche la valutazione strategica dell'impatto ambientale. Va sottolineato in particolare il fatto che abbiamo fornito fondi europei con i quali possiamo indirizzare strategicamente lo sviluppo del turismo. Abbiamo offerto l'opportunità di investire nel turismo che desideriamo cioè sostenibile, tutto l'anno. I fondi del Piano Nazionale di recupero e resilienza saranno concentrati sulla soluzione delle sfide che affrontiamo nella zona costiera in estate, ma incoraggeranno anche lo sviluppo di forme di turismo tutto l'anno in tutta la Croazia. Il fatto che nel prossimo esercizio finanziario dell'UE, sia nel Piano Nazionale che in alcuni programmi operativi, saremo responsabili dello stanziamento dei fondi, è un grande obbligo, ma anche un'opportunità per definire le priorità insieme al settore e cercare di risolvere sfide di vecchia data – ha affermato il ministro del Turismo e dello Sport, Nikolina Brnjac


L'Ente Nazionale Croato per il Turismo come guida del progetto o partner partecipa al piano di sviluppo regionale (INTERREG) finanziati da fondi UE, ad es. EDEN - Destinazioni europee di eccellenza, MEDCYCLETOUR, PANORAMED / SMARTMED, FOST INNO

Esempi di gestione delle destinazioni turistiche con l'obiettivo di migliorare la sostenibilità del turismo

Dubrovnik - un gran numero di crocieristi

Misure adottate:

·                 Progetto Rispetta la Città - una serie di attività finalizzate allo sviluppo sostenibile e alla gestione della destinazione

·                 È possibile monitorare il numero di persone che si trovano nel centro storico durante i periodi di grande affluenza di turisti/persone (https://www.dubrovnik-visitors.hr/prediction) e prevedere il carico in futuro

·                 Numero limitato delle crociere in un giorno - Cruise Lines International Association (CLIA) e la città di Dubrovnik hanno firmato un accordo di cooperazione e hanno concordato un'azione congiunta sulla conservazione e la protezione del patrimonio culturale di Dubrovnik attraverso una gestione responsabile del turismo per rendere Dubrovnik un esempio di turismo sostenibile in Adriatico e non solo

·                 Per il 2021 è previsto un limite massimo di 4.000 crocieristi contemporaneamente nel centro storico

·                 Applicazione che offre ai turisti in modo proattivo attrazioni e programmi alternativi fuori dal centro città nell'area della città di Dubrovnik

·                 Sviluppo di soluzioni smart city - car sharing, sistemi di parcheggio intelligenti

·                 Risultati: significativamente riducendo di grandi folle nella città vecchia  cambia la percezione di Dubrovnik nei media mondiali, non è più nelle liste delle destinazioni sovraccaricate dal turismo

 

Laghi di Plitvice - il numero giornaliero di visitatori ha superato le capacità consentite del Parco Nazionale

Misure adottate:

·       Si possono acquistare via internet, prima dell'arrivo, i biglietti per il Parco Nazionale.  I visitatori devono scegliere la data, la data del tour el parco, questo consente di limitare il numero giornaliero di ospiti e di gestire i visitatori programmandoli in base all'orario del giorno.

 

 

 

 

 

 

 

Ente Nazionale Croato per il Turismo - Via Leopardi 19 – 20123 Milano

Tel. 02 86454443 – info@enteturismocroato.it –  https://croatia.hr/it-IT

https://www.safestayincroatia.hr/it

mercoledì 1 settembre 2021

Macedonia del Nord: Ohrid, il lago e i monasteri

 



di Francesca Masotti

 

È nascosto nel sud della Penisola Balcanica, tra Albania e Macedonia del Nord -che lo possiede per 2/3: il lago di Ohrid è il più antico e profondo specchio d’acqua d’Europa. Dal 1979 il lato nord macedone fa parte della lista dei patrimoni mondiali dell’umanità stilata dall’Unesco (quello albanese, invece, è stato iscritto nel 2019) insieme all’omonima cittadina, Ohrid, un pugno di casette bianche con tetti di mattoni rossi, custode delle chiese e dei monasteri più belli del Paese. La “Gerusalemme dei Balcani”, uno dei soprannomi della città per via delle numerose chiese presenti -si narra che nell’antichità ne possedesse ben 365, una per ogni giorno dell’anno- è la cartolina della Macedonia del Nord.

 

 

 

Il centro storico di Ohrid è un gioiellino: strade lastricate, chiese ortodosse, muretti a secco, piazzette nascoste e case in stile ottomano. Tra tutte, spicca Casa Robevi, una maestosa abitazione del XIX secolo appartenente a una delle più facoltose famiglie nord macedoni, oggi sede del Museo Nazionale, che vanta una prestigiosa collezione di reperti archeologici rinvenuti nell’area. Una visita alla Cattedrale Sveta Sofja, al cui interno sono custoditi preziosi affreschi risalenti all’XI secolo, prima di raggiungere la Chiesa di Sveti Jovan Kaneo. Un luogo dal fascino unico non solo per via della sua antica storia -la chiesa è infatti dedicata a Giovanni di Patmos da molti studiosi considerato come l’apostolo Giovanni, autore del Libro della Rivelazione, l’ultimo libro del Nuovo Testamento- ma anche e soprattutto per le viste che regala sul lago. 

Oltrepassata la fitta pineta alle spalle della chiesa, ecco Plaošnik, l’area archeologica più estesa della Macedonia del Nord. Qui la storia si tocca con le mani: è nell’attuale Monastero di San Pantaleone, altro gioiello culturale, che, infatti, San Clemente, discepolo dei Santi Cirillo e Metodio inventori del glagolitico, il più antico alfabeto slavo mai conosciuto, istituì una scuola e inventò l’attuale versione dell’alfabeto cirillico. Oggi questo alfabeto è usato ufficialmente, tra gli altri Paesi, in Russia, Bulgaria, Macedonia, Bielorussia, Kirghizistan, Mongolia, Ucraina, Tagikistan, Serbia, Montenegro. Nessuno si aspetterebbe un tale concentrato di storia in una destinazione così sconosciuta alla maggior parte delle persone, invece Ohrid stupisce per le sue testimonianze culturali. Non resta dunque che visitare anche l’Antico Teatro, ogni anno nel mese di agosto sede del prestigioso evento musicale Ohrid Summer Festival, la Fortezza di Samuil che dall’alto domina tutta la città e Old Bazaar Street, la via pedonale che conduce al quartiere turco della città dove tra moschee, spezie e montagne di dolci vi sembrerà per un attimo di essere stati catapultati in medio oriente.

Nelle belle giornate di sole, che qui non mancano, il lago risplende di una gamma di colori che variano dal blu all’azzurro al turchese e percorrere il litorale in auto è una delle avventure on the road più entusiasmanti che si possa fare nei Balcani. Dal finestrino della macchina si ammirano i villaggi dei pescatori da un lato e le barchette colorate in ormeggio dall’altro. Ogni tanto si intravedono spiagge e calette nascoste che, in estate, sono prese d’assalto dalle persone del posto e dagli abitanti di Skopje, la capitale: la Macedonia del nord infatti non ha sbocchi sul mare e il lago è la destinazione estiva prediletta del popolo nord macedone per godersi le calde giornate estive senza dover sconfinare in Grecia o recarsi altrove. Superati i villaggi di Sveti Stefan, Dolno Konjsko, Lagadin e Peshtani, si raggiunge Bay of Bones-Museo sull’acqua. Si tratta della ricostruzione parziale di un antico insediamento su palafitte in legno che, secondo gli studi realizzati in occasione degli scavi archeologici operati nell’area tra il 1997 e il 2005, esisteva lungo la sponda del lago in età preistorica. Il nome Bay of bones deriva dalle numerose ossa di animali e dai frammenti di vario tipo rinvenuti in loco durante gli scavi dagli archeologi. Il museo è composto da 24 repliche di case preistoriche, che consentono di immaginare come fosse la vita comunitaria in quell’epoca, e regala scorci mozzafiato sul lago e la natura circostante.

È il Monastero di Sveti Naum, nell’estremità meridionale della costa, l’ultima tappa lungo il litorale nord macedone del lago di Ohrid. L’antica chiesa, costruita nel XVI secolo su un sito originario preesistente risalente al 905 (il complesso monastico che la circonda è invece del XVIII secolo), è una nota meta di pellegrinaggio in Macedonia del Nord. Sarà per la sacralità del posto (la chiesa è infatti uno dei luoghi devoti dell’ortodossia nei Balcani), sarà per la posizione scenografica in cui è collocata in cima a una collinetta sotto la quale si trova una piccola laguna circondata da una foresta rigogliosa, dove vivono cigni, papere e una famiglia di pavoni, sarà per le viste incomparabili che regala sul lago che nasce proprio qui, le sorgenti si trovano infatti alle spalle del monastero, ma è impossibile non lasciarsi sedurre dall’eleganza e dal fascino di questo luogo unico al mondo.